Era il 9 marzo 2014 quando Kevin Strootman si infortunava a Napoli, l’olandese si rompe legamenti e menisco del ginocchio sinistro e conclude così in anticipo la sua prima, fino a quella sera ottima, stagione italiana. L’infortunio era grave, il giocatore va sotto i ferri e per rivederlo in campo bisognerà aspettare molto. Rientra ma ad inizio 2015 la nuova tegola, l’articolazione non è ancora completamente a posto, con appena 7 presenze all’attivo Strootman è costretto a ritornare in sala operatoria per rimuovere del tessuto fibroso e consentire il recupero di un danno alla cartilagine. È il 30 gennaio e si parla di un mese, forse due, di stop. Ma oggi è davvero difficile sapere quando tornerà in campo.
Nei giorni scorsi il ct della nazionale olandese Blind aveva detto di essere vicino al romanista che stava “vivendo un vero dramma”. La stessa vicinanza è stata manifestata anche dalla Roma che gli ha affiancato un consulente medico, il tedesco Helge Riepenhof, e sta pensando di prolungargli di un anno il contratto per aiutarlo a trovare la giusta tranquillità. Strootman è tornato dal chirurgo che lo ha operato in Olanda, ha consultato specialisti in giro per il mondo, l’esito di queste visite non è stato sempre lo stesso. Alcuni ortopedici hanno suggerito una terapia conservativa, altri invece sono dell’opinione che un nuovo intervento potrebbe essere necessario.
A questo punto il club giallorosso gli ha lasciato completamente carta bianca, sceglierà lui cosa fare: se farsi operare, e in tal caso da chi, o se percorrere un’altra strada. L’unica cosa certa a questo punto è che il suo rientro è ancora lontano, inizialmente si pensava di poterlo riavere per ottobre ma non sarà così. Sabatini dovrà invece valutare se intervenire sul mercato, con l’acquisto di un nuovo centrocampista, o se tappare il buco con gli uomini oggi a disposizione.
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